La digitalizzazione dell’Italia in 3 passaggi chiave

La digitalizzazione dell’Italia in 3 passaggi chiave

La capacità del nostro Paese di districarsi in una situazione complessa come quella indotta dalla pandemia è qualcosa su cui ci sono pochi dubbi. Ma ora, la digitalizzazione dell’Italia emerge ancora di più come punto nevralgico per vincere le sfide economiche, ambientali e politiche che ci attendono.

C’è un dato di fatto: se ne parla da anni ma non c’è mai stata, finora, una vera e propria strategia industriale sul digitale.

L’urgenza di farlo cresce giorno dopo giorno: il contesto nel quale ci troviamo è ormai dominato dalla necessità delle aziende di rilanciare il proprio business dopo la pandemia, facendo, in contemporanea, fronte a crisi energetiche e questioni geopolitiche.

Uno scenario non proprio semplice per chi fa impresa.

I tre messaggi chiavi per la digitalizzazione dell’Italia

Uno studio lanciato da The European House – Ambrosetti, ha stilato tre chiarissimi punti chiave per favorire la digitalizzazione dell’Italia:

– Accrescere il capitale umano digitale

– Dotare il Paese di una politica industriale digitale

– Progredire con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Sotto questi tre punti ricadono ulteriori dettagli per accelerare la ripresa.

Tra questi c’è il coinvolgimento della società all’interno di simili iniziative, che hanno lo scopo di trasferire il valore tecnologico al punto tale che tutti si sentano parte di un progetto per il benessere collettivo.

C’è ancora, purtroppo, una mancanza di cultura digitale in azienda che necessita di essere colmata al più presto.

Le sfide per il Paese

Investire sulle competenze tecniche è un primo passo.

Siamo ultimi in UE per numero di iscritti a corsi di laurea in materia ICT, e questo si traduce in un’azione che interessa il sistema scolastico, ma anche le attività di formazione e di upgrade che le aziende hanno nei confronti dei propri collaboratori.

Il digitale deve, inoltre, emergere come mezzo di inclusione e come strumento per colmare gap territoriali, generazionali e di genere.

Nel complesso, per favorire la digitalizzazione dell’Italia, la politica industriale deve guardare alle PMI e stimolare l’integrazione del digitale nei processi di queste aziende, incentivando l’adozione attraverso bonus strutturali e accessibili.

Una buona notizia c’è: l’85% delle aziende ha fiducia nel PNRR come strumento per accelerare la digitalizzazione dell’Italia.

Non resta che ampliare, fortificare e andare fino in fondo con la proposta attivando nuove sinergie e ampliando il raggio d’azione.

(Fonte: Digital4)

Andrea Grossi,

Direttore Commerciale & Innovation Manager di Beatreex