High Performance Computing: la tecnologia al servizio dei dati

High Performance Computing: la tecnologia al servizio dei dati

Abbiamo ripetuto più volte quanto i dati siano una fonte importantissima di informazioni per le aziende. Con l’High Performance Computing questo concetto si rafforza ulteriormente, perché è una tecnologia che dà la possibilità di sfruttare più efficacemente i dati per le applicazioni aziendali.

Non è un approccio per tutti: l’High Performance Computing necessita di una base strutturata dal punto di vista del business, in modo tale da capire dove è meglio indirizzare questa tecnologia e dove effettivamente può dare valore.

I dati, quindi, al pari del capitale e del lavoro di un’azienda, diventano un asset decisivo per evolversi.

Ormai si parla sempre più di Data Economy, con cui si fa riferimento alla capacità di ogni azienda di raccogliere ed elaborare grandi quantità di informazioni.

L’importanza dei Big Data

I Big Data non erano e non sono una “moda” importata dalla Silicon Valley: sono fondamentali per sviluppare nuovi prodotti, servizi e strategie di business utilizzando applicazioni e algoritmi di Intelligenza Artificiale. Sono proprio gli algoritmi a permettere alle aziende di conoscere meglio il mercato e ottenere un vantaggio competitivo.

L’High Performance Computing è una “costola” dell’analisi dei Big Data.

L’utilizzo di sistemi di calcolo sofisticati per risolvere problemi complessi, trova la sua applicazione in questa tecnologia che è in grado di accelerare l’analisi in maniera decisiva rispetto ai classici software.

Una tecnologia per multinazionali…ma non solo

L’High Performance Computing dà un notevole contributo anche alle PMI.

Un caso specifico è nella costruzione del Digital Twin, il gemello digitale, ovvero la copia digitale di un oggetto fisico che consente di progettarlo e manutenerlo.

In questo modo chi produce componenti, anziché creare numerosi prototipi fisici, ottimizza il suo progetto su un modello digitale che gli offre tutti i dettagli e le opzioni per renderlo perfetto. Così facendo si risparmia tempo, denaro e si danno al cliente risultati immediati e più efficaci.

L’interesse per l’High Performance Computing è altissimo: si stima uno sviluppo del mercato molto interessante. Entro il 2025 si prevede una crescita del 50% circa per l’adozione di questa tecnologia, con uno spiccato interesse sullo storage.

Il primo passo per un’adozione di successo non è tanto nell’acquistare simili tecnologie, ma nel capire davvero se il contesto aziendale è pronto e ricettivo.

Simili strumenti possono fare tantissimo per i business, ma solo se questi ultimi sono attrezzati per sfruttare al meglio una simile innovazione tecnologica.

(Fonte: Il Sole 24 Ore)

Andrea Grossi,

Direttore Commerciale & Innovation Manager di Beatreex